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LICENZIAMENTO DISCIPLINARE E PRINCIPIO DI IMMEDIATEZZA

- L’Avvocato del Lavoro commenta:

Quando tempo può passare dalla scoperta da parte del datore dei fatti oggetto di contestazione disciplinare alla contestazione degli stessi al lavoratore?

- risponde l’Avvocato del Lavoro.

Cari lettori, l’Avvocato del Lavoro in questo articolo analizza un aspetto controverso in merito al criterio di immediatezza che sovraintende il licenziamento disciplinare.

L’avvocato del Lavoro, in questo articolo, commenta una recente decisione del Tribunale di Matera (Trib. Matera, 3 maggio 2016, Giud. Primiceri – Ric. M.R.A.; res. P.I. S.p.a.) la quale sottolinea, in modo inequivocabile, i criteri, sanciti e previsti dal codice civile, di buona fede e correttezza cui il datore di lavoro deve ispirarsi, in considerazione del canone della tempestività che caratterizza il potere disciplinare riconosciuto allo stesso.

Più precisamente, nella sentenza oggetto del commento del Nostro Avvocato del Lavoro, vi è stato posto in essere un illecito da parte di un direttore di un ufficio postale, risultato indebitamente titolare di una polizza vita in cointestazione con la madre del cliente denunciante, la quale in seguito si è scoperta essere deceduta.

Non entrando nel merito della vicenda, l’Avvocato del Lavoro rileva un aspetto caratterizzante di questo caso: la tempistica.

Risparmiando al lettore l’articolazione processuale, emerge come tale disputa giudiziaria sia incentrata sull’intempestività sollevata dalla difesa del lavoratore licenziato.

L’Avvocato del Lavoro sottolinea come il canone della tempestività, il quale connota il potere disciplinare del datore di lavoro, debba conformarsi ai criteri di buona fede e correttezza (Cass. 21 giugno 2016, n.12824); tali ultimi si assumo essere violati quando, “il datore di lavoro abbia a suo tempo soprasseduto al licenziamento ritenendo non grave o, comunque, non meritevole della sanzione espulsiva la colpa del lavoratore”.

Diverse sono le pronunce che concordano in merito al requisito dell’immediatezza, il quale deve essere valutato in relazione al momento in cui il datore di lavoro abbia avuto piena e concreta conoscenza dei fatti.

L’Avvocato del Lavoro sottolinea come i giudici della Suprema Corte hanno inteso dare al principio di tempestività un senso elastico e relativo, partendo dal presupposto che il datore di lavoro, nel caso concreto, necessita del tempo occorrente per procedere ai necessari e opportuni accertamenti oltre che alla complessità della struttura organizzativa dell’impresa.

Pertanto solo rivolgendosi ad un esperto Avvocato del Lavoro, il lavoratore potrà sapere preventivamente se sussistono i presupposti per poter procedere efficacemente all’impugnazione di un licenziamento disciplinare.

Vuoi saperne di più e scoprire se che anche tu puoi impugnare il patto di non concorrenza ed ottenere il relativo risarcimento e/o conseguente remunerazione di quanto dovuto?

Rivolgiti ad un nostro Avvocato del Lavoro di Milano o Torino!

www.impugnazionelicenziamento.it/contatti

PAROLE CHIAVE:

Avvocato del Lavoro, Impugnazione Licenziamento, Licenziamento Disciplinare, Principio di Immediatezza della contestazione.

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