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ORARIO DI LAVORO E TEMPO TUTA

- L’Avvocato del Lavoro commenta:

Il tempo tuta, ovvero il tempo necessario ai lavoratori di indossare gli indumenti necessari e richiesti per lo svolgimento della prestazione lavorativa, deve essere considerato orario di lavoro e dunque retribuito come tale?

-risponde l’Avvocato del Lavoro.

Cari lettori, l’Avvocato del Lavoro di Milano e l’Avvocato del Lavoro di Torino in questo articolo analizzano un tema di particolare rilevanza che riguarda l’orario di lavoro e il tempo impiegato per indossare la tuta da lavoro commentando una recente sentenza della Cassazione (Cass. Sez. Lav. 10 settembre 2013, n. 20714).

L’Avvocato del Lavoro preliminarmente chiarisce che all’interno della nozione di orario di lavoro pertanto va retribuito con la maggiorazione del compenso per lavoro straordinario il tempo necessario alla vestizione (e alla svestizione) nello spogliatoio., della tua e dei dispositivi di protezione individuale (c.d. tempo tuta), nonché il tempo di percorrenza dallo spogliatoio al reparto (c.d. tempo di percorrenza), tutto ciò quando il lavoratore, nello svolgimento di tali operazioni, sia soggetto al potere direttivo, di controllo e disciplinare del datore, considerando che tali attività sono richieste dal datore di lavoro.

Analizzando brevemente la sentenza oggetto del commento del Nostro Avvocato del Lavoro, si nota come con ricorso al Tribunale di Milano i dipendenti di una società chiedevano che fosse considerato nel loro orario di lavoro, e conseguentemente retribuito a titolo di straordinario, il tempo impiegato per coprire il tragitto dall’ingresso nello stabilimento al reparto e viceversa; il Tribunale di Milano accoglieva la domanda dei dipendenti.

Adottando una soluzione intermedia rispetto a quanto disposto dal Tribunale, la Corte di Appello di Milano considerava computabile nell’orario di lavoro e dunque retribuibile con maggiorazione del compenso per lavoro straordinario, il tempo necessario alla vestizione (ed alla svestizione) nello spogliatoio, della tuta e dei dispositivi di protezione individuale (c.d. tempo tuta), nonché il tempo di percorrenza dallo spogliatoio al reparto (c.d. tempo di percorrenza).

Da ultimo, la Corte di Cassazione chiariva che indossare tali indumenti e dispositivi di protezione costituisce un obbligo per il lavoratore, il quale sarebbe esposto al potere disciplinare della società qualora pretendesse di svolgere le proprie mansioni senza aver indossato tuta e dispositivi di protezione individuale.

Vuoi saperne di più e scoprire se il tempo impiegato da un lavoratore per indossare la tuta da lavoro e i dispositivi di protezione individuale sia da considerare come orario di lavoro ordinario o straordinario e di conseguenza se questa debba essere retribuito o meno dal datore di lavoro? Rivolgiti ad un nostro Avvocato del Lavoro di Milano o Torino!

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