E- MAIL E JOBS ACT. I CONTROLLI DI AZIENDA
- L’Avvocato del Lavoro commenta:
Quali sono i nuovi criteri dettati dalla nuova disciplina dei controlli a distanza dei lavoratori introdotti dal Jobs Act?
-risponde l’Avvocato del Lavoro.
Cari lettori, l’Avvocato del Lavoro di Milano/Torino in questo articolo analizza un tema di estrema attualità che riguarda la nuova disciplina dei controlli a distanza dei lavoratori introdotta dal Jobs Act.
L’Avvocato del Lavoro preliminarmente chiarisce che la nuova disciplina dei controlli a distanza dei lavoratori introdotta dal Jobs Act semplifica la possibilità di controllo sulle e-mail, ma non elimina completamente le tutele a favore dei lavoratori. Dunque, le aziende devono attenersi a determinati criteri i quali, sommariamente verranno spiegati di seguito.
Diversamente da quanto precedentemente stabilito dallo Statuto dei Lavoratori, ora non sono più necessari gli accordi sindacali e autorizzazioni per gli strumenti che servono al lavoratore per svolgere la propria prestazione lavorativa se sono messi a disposizione del datore, come ad esempio le e-mail. Tale ultima, rappresenta una novità introdotta dal Jobs Act e introduce una nuova disciplina dei controlli a distanza dei lavoratori.
A tal proposito, l’avvocato del lavoro ritiene doveroso specificare che il lavoratore dovrà essere preventivamente informato che lo strumento tecnologico consegnatogli dall’azienda è “sotto controllo”. Dunque, il datore di lavoro potrà, ad esempio:
controllare il computer e le e-mail aziendali, ma non il tablet di proprietà del dipendente;