FALSE PRESENZE/ASSENZE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: QUALI CONSEGUENZE ?
- L’Avvocato del Lavoro commenta:
I c.d. “furbetti” dipendenti delle P.A. a cosa vanno incontro se colti ad attestare falsamente la presenza in servizio o abbiano giustificato la propria assenza mediante certificazione medica falsa?
-risponde l’Avvocato del Lavoro.
Cari lettori, l’Avvocato del Lavoro di Milano e l’Avvocato del Lavoro di Torino in questo articolo analizzano un tema purtroppo assai ricorrente nelle più importanti testate giornalistiche: i c.d. ”furbetti“ delle P.A e il conseguente licenziamento.
Prima di arrivare al cuore dell’argomento, l’Avvocato del Lavoro preliminarmente specifica che è entrato in vigore il Decreto Legislativo in materia di licenziamento disciplinare dei dipendenti pubblici che accelera il procedimento per il licenziamento disciplinare per coloro che sono stati colti ad attestare falsamente la presenza in servizio o che abbiano giustificato la propria assenza mediante una certificazione medica falsa.
Più precisamente, il 13 luglio 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo recante la revisione delle norme del Testo Unico in materia di licenziamento disciplinare di questi dipendenti. Tale norma accelera il procedimento per il licenziamento disciplinare dei dipendenti pubblici colti ad attestare falsamente la presenza in servizio o che abbiano giustificato la propria assenza mediante una certificazione medica falsa.
Tale provvedimento è caratterizzato da tre linee principali: