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LAVORATRICI MADRI E ORARIO NOTTURNO - Avvocato del Lavoro Milano

- L’Avvocato del Lavoro commenta:

Quali sono gli strumenti a tutela della lavoratrice madre che svolge un lavoro prevalentemente in orario notturno?

-risponde l’Avvocato del Lavoro.

Cari lettori, l’Avvocato del Lavoro di Milano e l’Avvocato del Lavoro Torino in questo articolo analizza un tema molto delicato che riguarda essenzialmente le donne o meglio tutte le madri lavoratrici che svolgono un lavoro durante l’orario lavorativo notturno, analizzando, in tal senso, una recentissima pronuncia datata 6 settembre 2018 della Corte Europea di Giustizia nella causa n. C- 41/17.

L’Avvocato del Lavoro di Milano puntualizza che, in tale sentenza, la Corte Europea di Giustizia ha affermato che “le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento” che effettuano un lavoro a turni svolto in parte in orario notturno devono essere considerate come dipendenti che svolgono un lavoro notturno e godere pertanto della specifica e relativa tutela contro i rischi che tale tipologia di lavoro comporta. Dunque, la medesima sentenza dichiara anzitutto che la direttiva n. 92/85, che si occupa dell'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento, si applica in tutte quelle circostanze in cui una lavoratrice svolge un lavoro a turni durante l’orario notturno.

Doveroso sottolineare che la Corte tenta, anzitutto, di specificare che la direttiva sopramenzionata non precisa la nozione di «lavoro notturno» dunque, una lavoratrice che svolge un lavoro a turni durante il periodo notturno deve necessariamente essere qualificata come lavoratrice notturna.

L’Avvocato del Lavoro di Milano evidenza che per beneficiare della protezione dell’ambito del lavoro notturno, la lavoratrice interessata deve obbligatoriamente esibire un certificato medico provante la necessità per la sua sicurezza o la sua salute.

Proseguendo nell’analisi della sentenza, la Corte ribadisce con enfasi che le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento che svolgono un lavoro notturno godono dunque di una protezione rafforzata e specifica contro il rischio particolare che un simile lavoro presenta.

Sulla stessa linea, da ultimo la stessa afferma che le valutazioni circa il grado di rischio che tale tipologia di lavoro comporta deve essere valutato a seguito di uno specifico esame che tenga conto delle singola situazione individuale della lavoratrice interessata al fine decidere se la sua salute o sicurezza o quella del suo bambino siano esposte a rischio.

L’omissione di tale esame rappresenta una chiara ipotesi di trattamento meno favorevole di una donna per ragioni collegate alla gravidanza o al congedo per maternità, ai sensi della direttiva 92/85, costituendo in tal senso una diretta ed inequivocabile discriminazione fondata sul sesso.

Vuoi saperne di più e scoprire in qualità di lavoratrice nonché madre che svolge un lavoro notturno se godi dei molteplici strumenti di tutela che l’ordinamento prevede? Rivolgiti ad un nostro Avvocato del Lavoro di Milano o Torino!

PAROLE CHIAVE:

Avvocato del Lavoro Milano/Torino, Lavoratici Madri, Lavoro Notturno, Tutela e Protezione del Donne.

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