CASSAZIONE: CONCILIAZIONI IN SEDE SINDACALE A RISCHI D’IMPUGNAZIONE!
- L’Avvocato del Lavoro commenta:
Può il lavoratore impugnare il verbale sottoscritto in sede conciliativa?
-risponde l’Avvocato del Lavoro.
Cari lettori, l’Avvocato del Lavoro di Milano/Torino in questo articolo analizzerà un tema molto rilevante che riguarda tutti quei lavoratori che in sede sindacale stipulano una conciliazione con il datore di lavoro, ovvero la relativa impugnazione alla luce della recentissima pronuncia del Tribunale di Roma la quale per l’appunto ha stabilito che sono impugnabili solo gli accordi regolati da contratti collettivi (Sent. 8 maggio 2019 n. 4354).
L’Avvocato del lavoro preliminarmente chiarisce come le rinunce firmate in sede di conciliazione sono impugnabili (nel termine ordinario di 6 mesi) laddove il contratto collettivo di riferimento non disciplini l’istituto della conciliazione. Sul punto, si evidenzia altresì come le conciliazioni siano impugnabili se il rappresentante sindacale che sottoscrive il verbale non fornisce effettiva assistenza al lavoratore, spiegando in maniera approfondita le conseguenze delle rinunce.
Proprie queste sono state le considerazioni conclusive del Tribunale di Roma che potrebbero considerarsi come una vera e propria rivoluzione copernicana nella prassi seguita da molti professionisti che assistono i propri clienti durante la fase di sottoscrizione e, dunque, transazioni delle proprie rinunce.
La pronuncia emanata dal Tribunale di Roma menziona l’Art. 2113 c.c., ultimo comma, del Codice di procedura civile , il quale prevede che le rinunce e transazioni siglate in sede sindacale in base base all’Art. 412 ter c.p.c. non possono in alcun modo